virtù - virtud


le-virtu-e-la-legge-raffaello
virtù dal latino virtus =  virilità, forza, coraggio, da vir uomo; il sign. moderno è dovuto principalmente al  cristianesimo. –  Disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene. Vir è uomo ma le quattro virtù cardinali sono femmine Prudenza, Giustizia, Fortezza Temperanza.
 

qui
Venimmo al piè d’un nobile castello,
sette(1)volte cerchiato d’alte mura,
difeso intorno d’un bel fiumicello(2)

Inf, IV, 106

(1) le sette arti liberali o le quattro virtù morali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza) unite alle tre virtù intellettuali (intelligenza, scienza e   sapienza)
(2) fiumicello: i beni terreni o l'eloquenza

Dante e Virgilio con Omero (con la spada), Orazio, Ovidio  e Lucano nel castello del Limbo di Priamo della Quercia

persona - maschera - máscara

mosaico romano Musei capitolini.
persona: dal greco próspon attraverso l'etrusco phersu maschera


maschera: da masca = fuliggine, fantasma nero, strega (significato in cui è attestato nell'editto di Rotari: «strigam, quod est Masca», tuttora utilizzato in tal senso nella lingua piemontese

guelfi e ghibellini


Genova-Castello Mackenzie


guelfi e ghibellini: due fazioni opposte del medioevo, i guelfi dal nome Welfen, famiglia bavarese e sassone  che sostenevano il papato e i ghibellini dal nome Weiblingen,  svevi che si schieravano per l'imperatore.

merli guelfi  sommità squadrata.







Castello Visconti Castelbarco
güelfos y gibelinos  del italiano guelfi y ghibellini, nombres de dos facciones en lucha (siglo XII), los güelfos: del nombre de la familia Welfen  de Baviera, defensores del papado y gibelinos, señores del castillo de Waiblingen casa de los Hohenstaufen de Suabia, partidarios del emperador de Alemania .
   
merli ghibellini (almena) con la sommità "a coda di rondine"






 Faccian li Ghibellin, faccian lor arte
sott’altro segno; ché mal segue quello
sempre chi la giustizia e lui diparte;


e non l’abbatta esto Carlo novello
coi Guelfi suoi, ma tema de li artigli
ch’a più alto leon trasser lo vello.
Par.-6-103

febbraio, febbre - febrero, fiebre

Febbraio ultimo mese per i Romani, mese della purificazione da februus = purificante con le feste Lupercali.

Fue llamado así en honor a las Februa en las Lupercales, el festival de la purificación en la Antigua Roma, que por entonces era el último mes del año.  
"Agua de febrero llena el granero." "Cuando febrero no febrerea, marzo marcea."

Très riches heures du Duc de Berry - Febrero miniatura

Febbraio era il periodo dei rituali di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februus e della Dea romana Febris, poi con il cristianesimo della  Madonna della febbre. associati alla guarigione dalla malaria., e quindi della  febbre,

Ma come Costantin chiese Silvestro
d’entro Siratti a guerir de la lebbre;
così mi chiese questi per maestro

a guerir de la sua superba febbre: 
domandommi consiglio, e io tacetti
perché le sue parole parver ebbre.
Inf, 27-94

"La pioggia di febbraio empie il granaio."
"Se febbraio non febbreggia, marzo campeggia."

avvoltoio - buitre


L'avvoltoio era simbolo della maternità nell'antico Egitto. Si credeva che questi uccelli nascessero senza accoppiamento, che fosse il vento a fecondar le femmine. Per questo divenne il simbolo della vergine Maria.
C'è chi trova, in questo quadro di Leonardo, il profilo stilizzato del volatile nella veste della Madonna.  

Sant'Anna, la Madonna e il Bambino con l'agnello.
1500-1510. Museo del Louvre.
 
El buitre era sìmbolo de maternidad en el antiguo Egipto. Se creia a la existencia de sòlo buitres hembras, las cuales eran fecundadas por el viento. Por esto fue el sìmbolo de la virgen Maria.
Hay quien ve, en este cuadro de Leonardo, la forma escondida de un buitre en el manto de Maria.
stamps -
Santa Ana, la Virgen y el Niño con el cordero.

aleatorio - dado - azzardo

anfora del 540a.C.- Achille e Aiace in parte armati,
mentre giocano ai dadi in un momento di pausa
aleatorio da alea  = gioco di dadi
alea iacta est il dado è stato gettato o  iacta alea esto si getti il dado.

dado dal latino datum "dato", con cui si indicò prima il getto del dado e il complesso dei punti fatti, poi il dado stesso.

azzardo dal francese hasard, che a sua volta è dall’arabo volg. az-zahr "dado". In origine, gioco con i dadi che si svolge fra un banchiere e varî giocatori.

zara dall’arabo az-zahr "dado" (da cui anche azzardo). Gioco d’azzardo con i dadi, molto diffuso durante il medioevo. "Quando si parte il gioco de la zara, Colui che perde si riman dolente," - Dante Purg. 6,1.

aleatorio - azar - gioco -

stamp  - La Tour - mozart e i dadiyoutube.

sabotare - sabotaje

sabotare: dal francese saboter (fare zoccoli), da sabot zoccolo, fig. fare un lavoro in fretta e male. 
Il nome sabotaggio proviene dalla rivoluzione industriale, i telai a vapore venivano danneggiati dai tessitori licenziati gettando nei loro ingranaggi zoccoli di legno (sabots in francese).

sabotaje

pleiadi - maggio


pleiadi: significa colombe (o navigare), per i greci e maya rappresentavano le Sette Sorelle, mentre per i vichinghi erano le galline di Freyja; in molte lingue europee antiche sono infatti indicate come "galline" o "galli". In Giappone, le Pleiadi sono conosciute come Subaru (il logo della casa automobilistica sono 6 stelle)
Presso i popoli delle Ande, le Pleiadi erano associate all'abbondanza, poiché ritornavano visibili nell'emisfero australe durante la raccolta, in quechua sono chiamate collca, il magazzino.

per Pascoli sono:" La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle." 


Dalla più bella delle Pleiadi, Maia figlia di Atlante e di Pleione, madre di Mercurio, è venuto il nome al mese di maggio, maius, sacro a questa divinità simboleggiante la Terra, madre generosa di biade imminenti. 

merenda - merienda


merenda: dal verbo latino merere = meritare, cose da meritarsi (o che si meritano). Si cominciò a usare nel XIV secolo.

merienda algo que se merece

Chiacchiere e bugie (charlas y mentiras) son los nombres de algunos dulces típicos de carnaval.

A Madrid esistono las listas y las tontas (le furbe e le sceme).
E a Valencia e Barcelona a Pasqua si mangia la mona.

 -  Still Life -

  Josefa Obidos




mesmerismo

mesmerismo: da  Franz Anton Mesmer, medico tedesco del '700. Dottrina e pratica terapeutica fondata sul potere curativo del magnetismo animale e minerale.
lo troviamo in:

- "Così fan tutte" di Mozart (Despina canta: pietra mesmerica)
-  alcuni racconti di Poe
- "Fondamenta degli incurabili" di Brodskij: "avvolta in un profumo mesmerizzante"

serendipità - chiripa

serendipità: è un neologismo (1754) indicante la sensazione che si prova quando si scopre una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra.

Il termine deriva da Serendip, l'antico nome persiano dello Sri Lanka. Il termine fu coniato dallo scrittore
Horace Walpole ispirato dalla lettura della fiaba persiana "Tre prìncipi di Serendippo"  di Cristoforo Armeno,  pubblicato  a Venezia nel 1557 dall'editore Michele Tramezzino.

chiripa - serendipia - chiripa no es chiripá

oblomovismo


oblomovismo: apatia, indolenza, dal romanzo Oblomov. (1859), coniato nel libro dal personaggio  Stoltz, amico di Oblomov e usato poi dal critico russo Nikolaj Dobroljubov.

manipolo

Il manipolo era l'unità tattica della legione romana formato da due Centurie.
Il manipolo è un paramento liturgico simile alla stola ma di lunghezza minore.

bisca

qualunque priva sé del vostro mondo,
biscazza e fonde la sua facultade,
e piange là dov’esser de’ giocondo.

Inf.XI, 44

biscazza vuol dire «sperpera al gioco d'azzardo» e deriva dal lat. med. biscatia, bisca.


naipes - carte da gioco -


Cappella di San Brizio - Entrata nel Purgatorio -

fisco

fisco: dal latino fiscus = cestello
fiscus castrensis = cassa militare delle legioni romane
erario: da aerarium (aeris = rame) = monete di rame = tesoro pubblico

stangata:  colpo di stanga, dal germanico stanga = spranga

fisco

uragano - huracán

uragano
: da
Huracan  dio  maya  del vento e la tempesta  da cui proviene lo spagnolo huracán. 
ciclone:  dal greco "κύκλος", che significa "cerchio".

tifone: origine contesa tra il cinese t'ai fung, o sia vento (fung) da Taiwan (T'ai) e l'arabo tufan, cioè tempesta. O dal latino typhon, dal greco τυϕῶν -ῶνος, turbine. Nella mitologia  Tifone

huracán - tifón - cicló

canicola

Sirio
canicola: vuol dire cagnolino, Canicola chiamava Galileo la stella più splendente della costellazione del Cane maggiore (Sirio), costellazione, insieme alla del Cane minore, oltrepassate dal Sole nel periodo più caldo del estate: 23 luglio - 23 agosto.
Come ’l ramarro sotto la gran fersa
dei dì canicular, cangiando sepe,
folgore par se la via attraversa,  
Inf, 25-79



  

calzatura - scarpa - zapato

il calzare, la calzatura da calx = tallone: parte del corpo che calca la terra, divenne anche calza, e quando si allungò calzoni.

scarpa forse dal gemanico skarpa = tasca di pelle

caliga:  calzatura dei legionari.
Caligola"piccola caliga"  soprannome di Gaio Cesare.

zapato del arabe sabbat.
 
scarpa/vasca-da-bagno - sculturescarpa+scultura

aprile - abril

Aprile /Francesco del Cossa - Il Palio di San Giorgio

aprile: dal latino aprilis (aprire), il mese che apre, che schiude le forze generatrici della natura al nuovo sole.

Aprile/ Très Riches Heures du Duc de Berry

Abril - Salone dei Mesi  

La Divina Commedia è un poema che descrive la storia fantastica di un viaggio che Dante compie a 35 anni per i tre regni dell'aldilà. La data d'inizio di questo viaggio -che dura la settimana di pasqua- è la notte del 7 aprile 1300.

Pale era una oscura divinità rustica della mitologia romana, protettrice degli allevatori e del bestiame. Il 21 aprile era celebrata in suo onore la festa di purificazione delle greggi, i Palilia (o Parilia):


marzo


marzo: mese sacro a Marte dio della guerra col quale, nel primitivo calendario stabilito da Romolo si apriva l'anno romano.

calende:  Il primo giorno del mese nel calendario romano, da cui prese il nome il calendario stesso. Non esistevano nel calendario greco, e fu perciò che i Romani a indicare il rinvio indefinito di un'impresa o di una promessa, dicevano scherzosamente che era rimandata alle calende greche.

calende: primo giorno del mese (luna nuova)
none: settimo giorno del mese (primo quarto)
idi: quindicesimo giorno del mese (luna piena)


Chalandamarz: in Svizzera si festeggiano ancora, dopo duemila anni,  le calende di marzo (inizio dell' anno dell'antica Roma).

Marzo /Francesco del Cossa - Trionfo di Minerva - qui -

Marzo Trionfo di Minerva e segno dell’Ariete, 1470
di Francesco del Cossa, nel Salone dei Mesi  di Palazzo Schifanoia a Ferrara  

calendario:   Il nome calendarium designò presso i Romani il libro in cui i banchieri registravano gl'interessi sulle somme date a prestito che maturavano il primo giorno di ogni mese.

 

boria - burrasca - anemoi

Miniatura attribuita a Oderisi
boria: darsi delle arie, è un vento, il vento del nord, in latino boreas (tramontana), arrivato a Trieste diventa bora e se è molto forte borasca, e c'è anche la buriana.

accademia della crusca.-buriana-

anemoi: furono nella mitologia greca le personificazioni dei venti.

Non è il mondan romore altro ch'un fiato
di
vento, ch'or vien quinci e or vien quindi,
e muta nome perché muta lato.
 

Purg, 11, 100|


...benché le sue raffiche ciascuno diriga in senso diverso, poco manca che dilanino il mondo, tanta è la discordia tra fratelli...
(Borea, Euro, NotoApeliote, Zefiro)  Metamorfosi I, 58-60

pioniere - pionero

pioniere: di origine militare, soldato che precedeva le truppe per spianare la via, dal francese pionnier da pion dal latino  pedonis,  o sia soldato a piede.
Da pedonis l'italiano pedone, pedale.


pedestre: Che va a piedi
fig. Di scarsa originalità, di scarso pregio, di scarso livello qualitativo, privo di originalità o novità.


pionero - peón - pedale

talento - lira - bilancia

talento: da
stadera - qui - qui
talanton, bilancia in greco,  passò a indicarne il peso, la maggior misura, poi la moneta di maggior peso e quindi valore e poi attraverso il Vangelo di Matteo XXV,14-30: "a uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno" acquista un significato metaforico e per evoluzione semantica dono divino  talento, capacità.

 
lira:  dal latino libra = bilancia, che, prima con i Libripens dell'antica Roma e poi con Carlo Magno, indicherà sia un'unità di peso (in italiano libbra) che  un'unità monetaria (la libbra d'argento).


tetradramma di Siracusa
dracma: o dramma era il nome di una moneta dell'antica Grecia, deriva dal verbo δράττω (dratto, afferrare).
Fu anche la prima moneta d'argento battuta dall'antica Roma nel III secolo a.C.
Verso la fine della Repubblica Romana, il salario giornaliero di un operaio era di una dracma.
1 Dracma = 6 Oboli


talento  - lira  -

donna - don, doña

donna: dal latino domina, da domus = casa, 
domina = padrona di casa, signora, 
domina domna donna 
maschile dominus domus donno, usato ancora al tempo di Dante che scrive nel canto del conte Ugolino "questi pareva a me maestro e donno".(In, 33, 28). Rimane nella forma tronca don molto usato in Spagna.
Da domus = casa derivano domestico, duomo, domenica, domicilio, dominare.

don, doña

linea

linea dal latino lineus da linum = lino, filo di lino.

linea

orologio

orologio: dal latino horologium, e questo dal greco ὡρο cioè "ora" e λόγιον ovvero "dire", ossia "che dice, che annuncia l’ora"

Quando gli orologi non erano cosa comune, in cucina Maestro Martino da Como, regolava i tempi di cottura con le preghiere: «et lo lassarai bollire per spatio quanto diresti un miserere»
Fu il primo a usare la parola polpetta. Rinnovò la cucina medioevale-rinascimentale grazie alla sua conoscenza di cucina catalana, araba e orientale.

 
The Persistence of Memory
Dali 1949
 

       
 tempo aspettar tacendo non patio,  Par, 20-81

Hay un agrado en observar la arcana
Arena que resbala y que declina
Y, a punto de caer, se arremolina
Con una prisa que es del todo humana
.
Borges


Piace osservare quella misteriosa arena
che scorrendo viene meno
e quand'è per cadere, ratta turbina
con una fretta totalmente umana.


strenna

strenna: dalla dea Strenia dell'antica Roma. Dal latino strēna, vocabolo di origine sabina, con il significato di "regalo di buon augurio".

bastone - batterio

imbecille: dal latino in-bacillum = senza bastone, indicava persona debole di spirito, fiacca di mente.

bacillo batterio a forma di bastoncino,  da bacillum = bastoncino, bacillum diminutivo di baculum = bastone

batterio: dal greco bakterion = bastoncino - baketrion diminutivo di baktron = bastone

imbécil - bacteria

Divina Commedia

Quel sol che pria d'amor mi scaldò 'l petto,
di bella verità m'avea scoverto,
provando e riprovando, il dolce aspetto;
(Par. III, 1-3)


In questa terzina, Dante fa riferimento - sintetizzandolo e invertendone i momenti ("provando e riprovando" anzichè "riprovando e provando") - al metodo di conoscenza della verità della dottrina scolastica. Tale metodo consisteva nel confutare (riprovando) prima tutte le tesi in opposizione ad un certo postulato, per poi arrivare a dimostrare (provando) l'unica tesi attendibile.

riprovando: disapprovando, cioè confutando. 

parole di Dante: insemprare, indiare, inluiarsi, inventrarsi 

stella - astro - estrella

Sidus, sider = stella in latino, Sider = ferro in greco (siderurgia, sideremia)

con-sider-are = guardare insieme (con altri) le stelle.
de-sider-are = smettere di guardare le stelle (il de è privativo), sentire una privazione, e quindi, poi, desiderare qualcosa.
as-sider-are = dal
latino sideratus = colpito dall’influsso maligno di un astro, restando fuori di notte sotto le stelle e gelare
disastro: dal greco dys (male) + astèr (stella), è qualcosa che nasce sotto una cattiva stella.
Abbiamo smesso di guardare le stelle siamo diventati sconsiderati. "Hillman ha descritto come un grande impoverimento del XX secolo la scomparsa di attenzione per i soffitti: gli occhi non si volgono più in alto e anche l'architettura deve prenderne atto." L. Zoja,  in Psiche

estrella

Non sono che l'anima di un pesce
Con le ali
Volato via dal mare
Per annusare le stelle.
Difficile non è nuotare contro la corrente
ma salire nel cielo e non trovarci niente.
No soy que el alma de un pez
con las alas
que dejò el mar
para sentir las estrellas. Ivano Fossati

"Oggi sento nel cuore
un vago fremito di stelle..." Lorca

“Una stella od un gruppo di stelle
per ogni uomo o per ogni tribù " G.Pascoli

 "Certe volte sento il bisogno di religione. Allora, la notte, esco fuori e dipingo le stelle"

"Hoy siento en el corazón
un vago temblor de estrellas..."

“Una estrella o un grupo de estrellas
para cada hombre o para cada trib
ú"


“Cuando siento una necesidad de religión, salgo de noche para pintar las estrellas.” Van Gogh

"Poco sé de la noche pero la noche parece saber de mí,
y más aún, me asiste como si me quisiera,

me cubre la existencia con sus estrellas."
A.Pizarnik

 

alopecia

alopecia : deriva dal greco alópecs, volpe, e significa: perdita di capelli a chiazze, come la volpe che in primavera perde il pelo

alopecia

cruscotto

cruscotto è il pannello che nei mulini impediva alla crusca di finire addosso ai lavoranti.

carte da gioco - naipes

Il 23 maggio 1376: un'ordinanza fiorentina vieta il gioco delle naibbe (naibe), nome arcaico per le carte da gioco, probabilmente derivato da 'nā'ib (dall'arabo "deputato", peraltro nome di una delle figure delle carte mamelucche) Rimane in spagnolo: naipes.
Esiste una nuova teoria che vuole che le carte da gioco derivino direttamente da lingotti romani conosciute come aes signatumantichissime monete romane chiamate Assi.
Tarocchi - christiantagliavini - briscola-bridge
 - bisca - Jeu_de_cartes balletto di Igor Stravinskij - youtube -

burocrazia - burocracia

Intarsio d'avorio inciso che simula fogli 
più una squadra in bronzo, 
un compasso e un temperino, 
nella libreria del Piffetti (1755) al Quirinale.
burocrazia: termine creato dall'economista francese de Gournay (1712-1759) con intenzioni spregiative; da bureau = scrivania in francese e kratìa = forza, potere in greco = potere delle scrivanie. Faceva il verso a parole già esistenti: aristocrazia, democrazia.
bureau in origine indicava una stoffa grossa e rozza di lana color bruno che usavano i monaci per confezionare le tonache, bure dal latino bura = stoffa grossolana usata per ricoprire i banchi degli scrivani.

Purtroppo c'è anche la   cleptocrazia
democrazia: se vogliamo che continui a significare potere del popolo, non dobbiamo smettere di partecipare alla selezione del personale che farà gli affari nostri, o sia votare.

omertà

omertà: variante dialettale napoletana di umiltà, attraverso l'alterazione popolare umirtà. La camorra napoletana era in origine Società dell'umiltà, per la sottomissione assoluta al capo e alle sue leggi.

magone

magone: dal germanico mago (oggi magen) = stomaco, avere il magone per dire ansia, affanno, accoramento, afflizione, dispiacere, qualcosa insomma che pesa sullo stomaco.

data - fecha

Cornelis Gysbrechts, 1675

data: da dare (participio passato fem) dalla formula latina: littera data, quando le lettere, senza buste, chiuse con sigillo di ceralacca, si consegnavano ai corrieri scrivendo in calce: littera data il giorno tale del mese tale, col tempo si tolse littera e poi anche data, scrivendo soltanto il giorno, il mese, l'anno.

eternità - eternidad

eternità: Il termine deriva dalla locuzione latina "ex" (fuori) e da "ternum" (terno) ovvero, fuori dalla triade del tempo: passato, presente e futuro.

eternidad

mappa

Taglio di tessuto di lino,
Tacuina sanitatis, XIV sec.,
Roma, Biblioteca Casanatense

mappa
: panno di lino, tovagliolo, mappina: strofinaccio, i primi contorni delle terre conosciute si disegnarono su tela, cioè su una mappa, di qui il termine latino mappa mundi, la mappa del mondo, oggi mappamondo.

ballottaggio

ballottaggio: Il termine deriva dal fiorentino ballotta, sinonimo di castagna. Nella Firenze rinascimentale, infatti, esisteva la Torre della Castagna, nella quale si riunivano i Priori delle Arti per decidere e votare riguardo alle tematiche più importanti. Il voto consisteva nel porre delle castagne in uno dei sacchetti che simboleggiavano le varie possibilità.

giustizia - vittoria

 Justitia, Spitzweg, 1857
Giustizia: ("Iustitia") era una divinità della mitologia romana personificazione della Giustizia. Non era tuttavia l'equivalente della greca Temi, ma di sua figlia Diche, oppure Astrea.

Temi: vuol dire irremovibile e forse per questo motivo questa figura mitologica fu considerata non tanto una dea, quanto la personificazione dell'ordine, della giustizia e del diritto, tanto che si usava invocarla nel momento in cui qualcuno doveva prestare un giuramento.

Díkē (Δίκη, anche Diche) è, nella religione dell'antica Grecia (mitologia greca), la Dea della Giustizia.

nemesi: dal greco νέμεσις (nèmesis), derivato dal verbo νέμω (nèmo, "distribuire") alla radice indoeuropea nem-, è una figura della mitologia greca. Ha il valore di "giustizia compensatrice" o "giustizia divina".
Victoire de Samothrace
Per Omero (Odissea) e Aristotele (Etica Nicomachea) è "sdegno", "indignazione", per Erodoto, Claudio Eliano (Varia historia) e Plutarco significa "vendetta", "castigo".

da  nèmo nomisma (moneta) numismatica.

Nike = vittoria, Nike: nella mitologia greca personificazione della Vittoria, sorella di Cratos (la potenza) Bia (la forza) Zelos (l'ardore).
Zeus nominò Nike condottiera del suo carro.

Viene raffigurata come una donna con le ali, fatto da cui le derivano gli appellativi di Vittoria Alata e di Dea Alata della Vittoria.
da Nike derivano i nomi Berenice, Veronica (Berenikê o Beronikê: portatrice di vittoria) e Nicola (Nikólaos popolo vittorioso) -
 et/nomi
Templo de Atenea Nike  - Justice nel mondo -  qui 
nemesis