ceres |
birra - cerveza
liquore
liquore dal latino liquor = sostanza liquida, da liquere = essere liquido.
Dal lato onde 'l cammin nostro era chiuso,
cadea de l'alta roccia un liquor chiaro (acqua limpida)
e si spandeva per le foglie suso. Purg, 22, 137
licor
Babbo Natale - Papá Noel - Santa Claus - Nonno Gelo
San Nicola dona la dote a tre fanciulle, Palmerino Di Guido Cappella di San Nicola, Assisi
Santa Claus: dall'olandese Sinter Klass
(Niklass) = San Nicola, santo protettore dei bambini, come vescovo di
Mira, vestiva abito lungo e rosso (la cocacola lo volle grasso e con i
pantaloni).
opera La fanciulla delle nevi.
fausto - nefasto - infausto - calendario
Calendario festa Parilia |
Calendario a cippo |
contrario: nefasto dal latino nefastus =
ne (negazione) + fastus. Nel diritto romano tutto ciò che non era permesso dalla legge divina. Giorni
nefasti nel calendario romano (segnati con la lettera N), quelli in
cui, per motivi religiosi, non era lecito sacrificare, iniziare imprese,
trattare affari giudiziarî, ecc.; nell’uso moderno, giorni di
gravi lutti e sciagure. Sinonimo: infausto
Nel calendario romano, ogni settimana veniva suddivisa in otto giorni, ciascuno segnato con lettere a indicarne la natura:
F = Fastus
N. = Nefastus
NP = Nefastus Priore = illecito prima di mezzogiorno
FP = Faustus Priore = legittimo prima di mezzogiorno
Q. Rex C.F. = quando rex (sacrorum) comitiavit fastus = legittimo dopo che il rex sacrorum è apparso in assemblea
C. = Comitialis = giorni per le Assemble
EN = Dies intercisus, endotercisus = nefasti all'inizio e alla fine, ma fasti in mezzo.
Venivano esposti nel Foro all'inizio di ogni mese, giorno che per
questo motivo è stato chiamato Calendae, deriva dal latino calare = chiamare, convocare, da qui calendario.
Il Calendario Anziate è l’unico fra quelli che ci sono pervenuti anteriore alla riforma di Giulio Cesare. Fu dipinto su intonaco; i circa 300 frammenti sono stati ricostruiti presso il Museo Nazionale Romano delle Terme di Roma. Fu trovato ad Anzio (Roma) nel 1915.
Nel calendario romano, ogni settimana veniva suddivisa in otto giorni, ciascuno segnato con lettere a indicarne la natura:
F = Fastus
N. = Nefastus
NP = Nefastus Priore = illecito prima di mezzogiorno
FP = Faustus Priore = legittimo prima di mezzogiorno
Q. Rex C.F. = quando rex (sacrorum) comitiavit fastus = legittimo dopo che il rex sacrorum è apparso in assemblea
C. = Comitialis = giorni per le Assemble
EN = Dies intercisus, endotercisus = nefasti all'inizio e alla fine, ma fasti in mezzo.
Il Calendario Anziate è l’unico fra quelli che ci sono pervenuti anteriore alla riforma di Giulio Cesare. Fu dipinto su intonaco; i circa 300 frammenti sono stati ricostruiti presso il Museo Nazionale Romano delle Terme di Roma. Fu trovato ad Anzio (Roma) nel 1915.
ulissismo
Calipso e Ulissse, Böcklin, |
- l'esaltazione della brama di conoscenza, del desiderio
dell'uomo di superare i propri limiti e dare significato alla propria
vita;
- il desiderio di liberarsi da ogni legame interiore ed esteriore, trovando la propria stabilita' nella continua trasformazione.
Io e ’ compagni eravam vecchi e tardi
quando venimmo a quella foce stretta
dov’Ercule segnò li suoi riguardi,
acciò che l’uom più oltre non si metta:
da la man destra mi lasciai Sibilia,
da l’altra già m’avea lasciata Setta. Inf - XXVI106,111
Un Ulissìde egli era.
Perpetuo desìo della terra
incognita l'avido cuore
gli affaticava, desìo
d'errare in sempre più grande
spazio, di compiere nuova
esperienza di genti
e di perigli e di odori
terrestri.
G. d’Annunzio
E il vecchio Eroe sentì che una sommessa
forza, corrente sotto il mare calmo,
spingea la nave verso le Sirene. Pascoli
Cuentan que Ulises, harto de prodigios,
Lloró de amor al divisar su Itaca
Verde y humilde. El arte es esa Itaca
De verde eternidad, no de prodigios. Borges
quando venimmo a quella foce stretta
dov’Ercule segnò li suoi riguardi,
acciò che l’uom più oltre non si metta:
da la man destra mi lasciai Sibilia,
da l’altra già m’avea lasciata Setta. Inf - XXVI106,111
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L'enigma dell'oracolo, De Chirico |
Perpetuo desìo della terra
incognita l'avido cuore
gli affaticava, desìo
d'errare in sempre più grande
spazio, di compiere nuova
esperienza di genti
e di perigli e di odori
terrestri.
G. d’Annunzio
E il vecchio Eroe sentì che una sommessa
forza, corrente sotto il mare calmo,
spingea la nave verso le Sirene. Pascoli
Cuentan que Ulises, harto de prodigios,
Lloró de amor al divisar su Itaca
Verde y humilde. El arte es esa Itaca
De verde eternidad, no de prodigios. Borges
cattivo - malo
cattivo: dal latino captivus = prigioniero, schiavo (come ciao) Captivus da captus, participio passato del verbo capere = prendere, catturare, afferrare, l'uomo "catturato" diventa malvagio quando nel medioevo per indicare persona abbandonata da dio si diceva "captivus diaboli" = prigioniero del diavolo ossìa tutto ciò che era "non buono".
cattività ha mantenuto il suo significato originario perché parola dotta, non usata dal volgo, così come il verbo cattivare. Invece per indicare malvagità si creò il termine cattiveria.
in spagnolo malo, dal latino malus.
cattività ha mantenuto il suo significato originario perché parola dotta, non usata dal volgo, così come il verbo cattivare. Invece per indicare malvagità si creò il termine cattiveria.
in spagnolo malo, dal latino malus.
Incontanente intesi e certo fui
che questa era la setta d’i cattivi,
a Dio spiacenti e a’ nemici sui. Inf, 3 -61
diavolo - demone - satana - lucifero
La caduta di Lucifero, Gustave Doré |
diavolo: dal latino tardo diabŏlus = dividere, calunniatore, accusatore, dal greco -διαβάλλω diabàllo = calunniatore e diffamatorio; fu usato nel III secolo a.C. per tradurre, nella Septuaginta, l'ebraico Śāṭān. Nell'ebraismo il termine biblico ha-satan (שָׂטָן) significa l'avversario, l'ostacolo, o anche l'accusatore in giudizio, (sottolineando così che Dio viene visto come il Giudice finale).
Nel Libro di Giobbe (Iyov), ha-satan è la qualifica, non il nome proprio, di un angelo sottomesso a Dio: egli è il capo-accusatore della corte divina, ha-satan non è malvagio, ma piuttosto indica a Dio le cattive azioni ed inclinazioni dell'umanità. Negli scritti cristiani satana = avversario, nemico di Dio.
demonio: dal latino tardo daemonium e questo dal greco δαιμόνιον, daimónion, δαιμόνιος, daimónios = appartenente agli dèi, ammirabile, sorprendente il cui significato originario in lingua greca è quello di dèmone = essere divino, un essere che si pone a metà strada fra ciò che è divino e ciò che è
umano, con la funzione di intermediare tra queste due dimensioni. Tale termine greco nel Nuovo testamento è presente sia con l'originale senso neutro di divinità che con quello di angelo caduto.
![]() |
Bonaiuto - qui - |
malebranche: gruppo di diavoli presenti nell'Inferno di Dante (nei canti XXI, XXII e XXIII),
deputati a controllare che i dannati della quinta bolgia dell’ottavo
cerchio, quello dei fraudolenti, i barattieri, non escano dalla pece bollente. Essi sono dotati di uncini con i quali graffiano e squartano tutti coloro che osino affacciarsi. Nome inventato da Dante e significa propriamente cattivi artigli (le "branche" sono gli artigli leonini), riferendosi proprio agli uncini.
Tra' ti avante, Alichino, e Calcabrina",
cominciò elli a dire, "e tu, Cagnazzo;e Barbariccia guidi la decina.
Libicocco vegn'oltre e Draghignazzo,
Cirïatto sannuto e Graffiacane
e Farfarello e Rubicante pazzo.
(Inf. XXI vv. 118-123)
peregrino - pellegrino
el-greco- Santiago Peregrino |
peregrino: dal latino peregrinus = forestiero, non cittadino, da peregri, peregre = fuori di città, per (attraverso) + agri (campi).
- per le parti quasi tutte a le quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando, sono andato, Convivio - Dante
la rondinella presso a la mattina,
forse a memoria de' suo' primi guai,
e che la mente nostra, peregrina
più da la carne e men da' pensier presa,
a le sue vision quasi è divina, Purg, 9 -16
saxofono
sassòfono o saxofono: dal francese saxophone, composto
del cognome dell’inventore dello strumento, il belga Adolphe Sax, che lo
brevettò nel 1846, e phone = fono, suono.
In Italia, il Conservatorio di Bologna adottò gli strumenti di Sax su consiglio di Gioacchino Rossini nel 1844.
Il sassofono è inserito nella famiglia dei legni.
sellos |
Tre sassofoni di differente taglia (da sinistra verso destra): contralto in mi♭, soprano in si♭, tenore in si♭ |
divano e dogana - sofà e cuscino
Anche la parola dogana, derivata dal termine diwan che indicava sia la parte amministrativa e contabile dello Stato sia il mobile da cui il visir prendeva le sue decisioni.
standard - estándar
manicheismo
Teoria che tende a esasperare la contrapposizione tra due princìpi.
Monaci manichei intenti a copiare testi sacri, con un'iscrizione in sogdiano. Manoscritto da Khocho, Bacino del Tarim .
ricamo
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ricamo e plumario di Elizabeth I |
bordado: de borde
plumàrio del lat. pluma «piuma»; il lat. plumarius significa «di ricamo, del ricamo». In etnologia tecnica con cui presso varie popolazioni, si
usano disporre con particolari accorgimenti e
criteri estetici, piume e penne variopinte di uccelli, sole o annodate
su reti, tessuti o altri oggetti, per farne indumenti, ornamenti o
accessorî del vestiario, quali perizomi, collane, diademi, scettri,
ventagli, ecc.
tradurre - traducir
tradurre: dal latino traducĕre: trasportare,
trasferire, portare oltre, condurre.
Traducir es como romper un collar para volverlo a enhebrar, puede ser que una perla falte, una sobre.
La tarde en italiano se divide en dos: pomeriggio y sera.
Traducir es como romper un collar para volverlo a enhebrar, puede ser que una perla falte, una sobre.
La tarde en italiano se divide en dos: pomeriggio y sera.
También la mentira se divide en dos: bugia y menzogna, esta última es más grave de la primera.
Tradurre è un po' come rompere una collana per poi provare a rinfilar le perle, è probabile che una avanzi, un'altra si perda.
In spagnolo, il pomeriggio e la sera sono una parola sola: la tarde.
Mentre bugia e menzogna non hanno attenuanti, sono come la verità, una sola: la mentira.
In spagnolo, il pomeriggio e la sera sono una parola sola: la tarde.
Mentre bugia e menzogna non hanno attenuanti, sono come la verità, una sola: la mentira.
En italiano también la palabra sueño se divide en dos: sonno (cuando se tiene sueño) y sogno (cuando se sueña).
“El sueño de la razón produce monstruos”. Goya
En español tiene una ambigüedad que en italiano pierde porque hay que elegir entre sonno y sogno:
si la razón duerme se verifican mostruosidades pero también
si la razón sueña, es decir crea, pueden nacer cosas increiblemente monstruosas.
In spagnolo sonno e sogno sono una parola sola: sueño.
"Il sonno (e sogno) della ragione genera mostri". Goya
In spagnolo ha una ambiguità che in italiano perde:
se la ragione dorme si creano mostri, ma anche
se la ragione sogna può creare mostri.
"We are such stuff as dreams are made on,
and our little life Is rounded with a sleep."
Prospero, Acto IV escena I- La Tempestad -Shakespeare
Somos de la misma materia de los sueños.
y nuestra breve vida rodeada está de un sueño.
Noi siamo della stessa sostanza di cui son fatti i sogni,
e la nostra breve vita è circondata da un sonno.
Durmiendo sueño lo que despierto sueño.
Y mi soñar es continuo. A. Porchia - post -
Signore, su me discese un sogno - Sebald
¿Qué clase de teatro es éste en que somos escritores, actores, tramoyistas, escenógrafos y público, todo en uno? En la travesía de los espacios oníricos, ¿hace falta más o menos entendimiento del que uno se lleva consigo a la cama? Sebald "Los anillos de Saturno"
“El sueño de la razón produce monstruos”. Goya
En español tiene una ambigüedad que en italiano pierde porque hay que elegir entre sonno y sogno:
si la razón duerme se verifican mostruosidades pero también
si la razón sueña, es decir crea, pueden nacer cosas increiblemente monstruosas.
In spagnolo sonno e sogno sono una parola sola: sueño.
"Il sonno (e sogno) della ragione genera mostri". Goya
In spagnolo ha una ambiguità che in italiano perde:
se la ragione dorme si creano mostri, ma anche
se la ragione sogna può creare mostri.
"We are such stuff as dreams are made on,
and our little life Is rounded with a sleep."
Prospero, Acto IV escena I- La Tempestad -Shakespeare
Somos de la misma materia de los sueños.
y nuestra breve vida rodeada está de un sueño.
Noi siamo della stessa sostanza di cui son fatti i sogni,
e la nostra breve vita è circondata da un sonno.
Durmiendo sueño lo que despierto sueño.
Y mi soñar es continuo. A. Porchia - post -
Signore, su me discese un sogno - Sebald
¿Qué clase de teatro es éste en que somos escritores, actores, tramoyistas, escenógrafos y público, todo en uno? En la travesía de los espacios oníricos, ¿hace falta más o menos entendimiento del que uno se lleva consigo a la cama? Sebald "Los anillos de Saturno"
taccuino
"Vi è più di una saggezza e sono tutte necessarie al mondo: non è male che esse si alternino"
Marguerite Yourcenair, Memorie di Adriano.stamps - Taccuini storici -
manual
incunabolo
La Biblioteca Malatestiana (a Cesena) se construyó en el siglo XV mostrando el esplendor del renacimiento, y que aún muestra manuscritos muy valiosos. La biblioteca Malatestiana se convirtió en la primera biblioteca pública de Europa, y actualmente se conserva completa tal y como era entonces. - aqui
L’Unesco ha riconosciuto l’eccezionale importanza culturale della Biblioteca Malatestiana inserendola, prima in Italia, nel Registro della Memoria del Mondo.
Oggi vi sono conservati quasi 250.000 volumi, di cui 287 incunaboli, circa 4.000 cinquecentine, 1.753 manoscritti che spaziano fra il XVI secolo e il XIX secolo e oltre 17.000 lettere e autografi.
Grande merito di Domenico Malatesta Novello, il suo fondatore, fu anche quello di preparare un degno futuro alla biblioteca e al patrimonio librario conservatovi, assicurandole la possibilità di incrementarsi e salvaguardarsi anche dopo la sua morte. Egli difatti lasciò 100 ducati annui in perpetuo al convento per l'acquisto di nuovi libri e per altre spese; garantì al lettore dello studio uno stipendio di 30 ducati annui; istituì, già dal 1455, delle borse di studio per studenti non abbienti.
Oggi vi sono conservati quasi 250.000 volumi, di cui 287 incunaboli, circa 4.000 cinquecentine, 1.753 manoscritti che spaziano fra il XVI secolo e il XIX secolo e oltre 17.000 lettere e autografi.
Grande merito di Domenico Malatesta Novello, il suo fondatore, fu anche quello di preparare un degno futuro alla biblioteca e al patrimonio librario conservatovi, assicurandole la possibilità di incrementarsi e salvaguardarsi anche dopo la sua morte. Egli difatti lasciò 100 ducati annui in perpetuo al convento per l'acquisto di nuovi libri e per altre spese; garantì al lettore dello studio uno stipendio di 30 ducati annui; istituì, già dal 1455, delle borse di studio per studenti non abbienti.
parole
![]() |
Cappella di San Brizio |
Per Dante il volgare avrebbe dovuto essere,
oltre che "illustre", anche "cardinale" (come un cardine
attorno al quale devono ruotare le minori parlate locali), "aulico"
(degno d'essere ascoltato in una aula o corte regale), "curiale"
(adatto all'uso di un'assemblea legislativa). Nella Commedia Dante usa il
fiorentino.
Le parole se si ridestano
rifiutano la sede
più propizia, la carta
di Fabriano, l'inchiostro
di china, la cartella
di cuoio o di velluto
che le tenga in segreto;
le parole
quando si svegliano si adagiano sul retro
delle fatture, sui margini
dei bollettini del lotto,
sulle partecipazioni
matrimoniali o di lutto;
le parole
non chiedono di meglio
che l'imbroglio dei tasti
nell'Olivetti portatile,
che il buio dei taschini
del panciotto, che il fondo
del cestino, ridottevi
in pallottole;
le parole
non sono affatto felici
di esser buttate fuori
come zambracche e accolte
con furore di plausi
e disonore;
le parole
preferiscono il sonno
nella bottiglia al ludibrio
di essere lette, vendute,
imbalsamate, ibernate;
le parole
sono di tutti e invano
si celano nei dizionari
perché c'è sempre il marrano
che dissotterra i tartufi
più puzzolenti e più rari;
le parole
dopo un'eterna attesa
rinunziano alla speranza
di essere pronunziate
una volta per tutte
e poi morire
con chi le ha possedute.
E. Montale rifiutano la sede
più propizia, la carta
di Fabriano, l'inchiostro
di china, la cartella
di cuoio o di velluto
che le tenga in segreto;
le parole
quando si svegliano si adagiano sul retro
delle fatture, sui margini
dei bollettini del lotto,
sulle partecipazioni
matrimoniali o di lutto;
le parole
non chiedono di meglio
che l'imbroglio dei tasti
nell'Olivetti portatile,
che il buio dei taschini
del panciotto, che il fondo
del cestino, ridottevi
in pallottole;
le parole
non sono affatto felici
di esser buttate fuori
come zambracche e accolte
con furore di plausi
e disonore;
le parole
preferiscono il sonno
nella bottiglia al ludibrio
di essere lette, vendute,
imbalsamate, ibernate;
le parole
sono di tutti e invano
si celano nei dizionari
perché c'è sempre il marrano
che dissotterra i tartufi
più puzzolenti e più rari;
le parole
dopo un'eterna attesa
rinunziano alla speranza
di essere pronunziate
una volta per tutte
e poi morire
con chi le ha possedute.
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Allungare le mani
Si rese conto di essere
nei guai quando,
nel bel mezzo
della poesia,
si sorprese
ad allungare le mani
per prendere
il dizionario dei sinonimi
e poi il Webster
uno dopo l’altro.
R. Carver
Patagonia
Patagone dal portoghese patagão = zampa grande. Nome dato da Magellano
alla popolazione indigena per la grandezza delle orme lasciate sulla
neve dai loro piedi fasciati in quadrati di pelle di lama, e ispirato dal personaggio Patagón, creatura selvaggia del romanzo di cavalleria Primaleón.
Patagones del portugués pata grande. Nombre dado por Magallanes (1520) a los habitantes del lugar, los indios tehuelches, impresionado de las enormes huellas dejadas en la nieve por los pies envueltos en piel de guanaco e inspirado también por el gigante Pathoagón, un personaje de la novela de caballería Primaleón.
grottesche
Le grottesche sono un soggetto pittorico di decorazione parietale molto popolare a partire dal '500. Il nome, come spiega Benvenuto Cellini nella sua autobiografia, deriva dalle grotte del colle Esquilino a Roma che altro non erano che i resti sotterranei della Domus aurea di Nerone, scoperti nel 1480
e divenuti immediatamente popolari tra i pittori dell'epoca che spesso
vi si fecero calare per studiare le fantasiose pitture rinvenute.
ubuntu
joanna misztal - |
Ubuntu "Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti "
Ubuntu È un'espressione in lingua bantu che indica "benevolenza verso il prossimo". Appellandosi all'ubuntu si è soliti dire Umuntu ngumuntu ngabantu, "io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo".
La filosofia Ubuntu ha ispirato il nome dell'omonima distribuzione Linux.
Polifemo
Polifemo una leggenda? No, è un elefante nano di meno di un metro. Nei loro crani si scambiò la cavità nasale (proboscide) con una cavità oculare. I loro resti fossili, vecchi di 500 mila anni, furono trovati in Sicilia.
¿Polifemo es
una leyenda? No, es un elefante enano (menos de un metro). En sus
craneos se confundiò la cavidad nasal de la trompa con una cavidad
ocular. Sus fòsiles estàn en Sicilia.
trattore - trattoria
arazzo di seta cinese del XVII secolo |
trattore: di trarre, automezzo agricolo.
trattore: dal francese traiteur = trattare (latino tractare), gestore di una trattoria. Termine relativamente recente, inizio '800 in Italia, invece già dal '600 in Francia.
italiano
Dal punto di vista etimologico, le lingue e i dialetti all'origine di
molte parole italiane sono oltre centocinquanta: dal babilonese, al
dravidico (gruppo linguistico dell'India meridionale), all'etrusco allo
scandinavo all'ungherese, e così via.
Dante e la lingua italiana
"manoscritto landiano”
Dante e la lingua italiana
Tra le principali parole coniate o diffuse da Dante si ricordano: accidioso (Inf. VII, 123); contrappasso (Inf. XXVIII, 142); inurbarsi (Purg. XXVI, 69); lonza (Inf. I, 32); squadernare (Par. XXXIII, 87); trasmutare (Inf. XV, 113); trasvolare (Par. XXXII, 90); veltro (Inf. I, 101)
"manoscritto landiano”
omografe - homógrafas
sono prìncipi con princìpi
leggère da lèggere
càpitano Capitàno
mangiò miglio per un miglio
leggère da lèggere
càpitano Capitàno
mangiò miglio per un miglio
sardonico
briscola - bridge
bridge: è un gioco di origine russa, si chiamava bric che vuol dire
separare, tagliare. I francesi - i primi a diffonderlo in Europa - a
orecchio tradussero biritch. In Inghilterra arrivò dopo.
briscola: dallo slavo bric = tagliare, potrebbe avere col bridge una comune origine slava.
nel dialetto veneto e friulano, influenzato dal vicino sloveno, incontriamo britola e bricla = oggetto tagliente, coltellino.
carte-da-gioco - naipes
Cézanne, I giocatori di carte -
Caravaggio.- I bari
Georges de La Tour - Il baro-
baro dal latino = briccone, cialtrone
bisca
filosofia
stoicismo: da Stoà Pecìle = portico dipinto, dove Zenone impartiva le sue lezioni.
scetticismo dal greco Σκέψις (sképsis), che vuol dire "ricerca", "dubbio" o nel verbo sképtesthai che significa "esaminare".
empirismo = esperienza
pragmatismo = cosa, fatto
segni
scrittura latina usuale, dalle mura di Pompei. |
semeiotica: è la disciplina che in medicina studia i sintomi e i segni clinici.
semiologia: studia i segni prevalentemente linguistici.
cravatta - corbata
Modigliani - otra |
corbatón |
"Una cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita" in "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde.
![]() |
- Gnoli - qui- blog - |
intelletuali
intellighenzia: dal russo intelligencija,
derivata dal latino intelligentia, designò in Russia dall'inizio del
'800 fino alla rivoluzione del 1917, una vasta categoria di intelletuali
occidentalizzati, provenienti da tutte le classi sociali che formò il
movimento riformatore antizarista. Oggi indica la classe degli
intelletuali, la intelletualità.
gas - caos - gea
caos: con questa parola greci e latini indicarono prima il baratro, lo spazio infinito, il vuoto, più tardi per traslato, la massa primitiva della materia, confusa e senza forma, da cui si generò l'universo, e da qui l'italianizzata caos: confusione, gran disordine e simili.
Dal Caos nasce Gea o Gaia = la Terra. Da Gaia nasce Urano = il Cielo e da Gaia e Urano nasce Oceano.
Hubble Space Telescope - /images/archive/top100/
gas - caos
filatelia
"Timbrologie"
rimane nel titolo della più antica rivista filatelica francese ancora
pubblicata L'Écho de la timbrologie, fondata nel 1887.
blue-jeans
blue-jeans: da blue gens = blu di Genova
inteso come stoffa di grosso fustagno azzurro fabbricato a Genova
(secolo XVI) ed esportato in casse con la dicitura in francese "blue
Gênes" letta all'inglese... blue jeans, termine utilizzato fin dal 1567.
Denim invece deriva da tela di Nîmes.
mutande, da mutandus = da cambiare
slip dal inglese to slip= scivolare, indica la facilità con cui si infila.
cancello - cancelar
cancelliere: custode del cancello,
cancelli: per i latini intreccio, graticcio, staccionata.
cancellare: separare, chiudere, nel '300 si legge "cancellò le braccia"
cancellare: passare la penna sopra uno scritto, celare dietro un graticcio, cancello.
apotropaico
![]() |
- qui - |
apotropaico (dal greco αποτρέπειν, apotrépein = "allontanare") viene solitamente attribuito ad un oggetto o persona atti a scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Si parla ad esempio di monile apotropaico, rito o gesto apotropaico.
tintinnabulum
elettricità
Amber room |
elettricità: da Electra = ambra (elektron), fossile che grazie alle sue proprietà elettriche aiutò a scoprirla.
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