birra - cerveza

 
ceres
 birra dal germanico bier, (oland. bier, fr. bière, ingl. beer),  ha  sostituito il nome latino cerevisia, cervogia, dalla dea Ceres (da cui anche cereale),   in spagnolo cerveza.


liquore




liquore dal latino liquor = sostanza liquida, da liquere = essere liquido.

Dal lato onde 'l cammin nostro era chiuso,
cadea de l'alta roccia un liquor chiaro
(acqua limpida)
e si spandeva per le foglie suso. Purg, 22, 137

licor

Babbo Natale - Papá Noel - Santa Claus - Nonno Gelo

San Nicola dona la dote a tre fanciulle, Palmerino Di Guido Cappella di San Nicola, Assisi
 
Fra Angelico vita di San Nicola di Bari -  
Ambrogio Lorenzetti vita di San Nicola -

Nicola da  Nike = vittoria (Nikólaos popolo vittorioso) 
Santa Claus: dall'olandese Sinter Klass (Niklass) = San Nicola, santo protettore dei bambini, come vescovo di Mira, vestiva abito lungo e rosso (la cocacola lo volle grasso e con i pantaloni).
Sneguročka  dal russo: sneg = neve o Fanciulla di Neve, nipote del portatore di doni Nonno Gelo

fausto - nefasto - infausto - calendario

Calendario festa Parilia 
Calendario a cippo
fausto: dal latino  faustus, di favere = favorire,  oggi fasto = lusso ostentazione.
contrario: nefasto dal latino nefastus =  ne (negazione) + fastus. Nel diritto romano tutto ciò che non era permesso dalla legge divina.  Giorni nefasti nel calendario romano (segnati con la lettera N), quelli in cui, per motivi religiosi, non era lecito sacrificare, iniziare imprese, trattare affari giudiziarî, ecc.;  nell’uso moderno, giorni di gravi lutti e sciagure.  Sinonimo: infausto

Nel calendario romano,  ogni settimana veniva suddivisa in otto giorni, ciascuno segnato con lettere a indicarne la natura:
F  = Fastus
N. = Nefastus
NP = Nefastus Priore = illecito prima di mezzogiorno
FP =  Faustus Priore = legittimo prima di mezzogiorno
Q. Rex C.F. = quando rex (sacrorum) comitiavit fastus = legittimo dopo che il rex sacrorum è apparso in assemblea
C. = Comitialis = giorni per le Assemble
EN = Dies intercisus, endotercisus = nefasti all'inizio e alla fine, ma fasti in mezzo.

Venivano esposti nel Foro all'inizio di ogni mese, giorno che per questo motivo è stato chiamato Calendae, deriva dal latino calare = chiamare, convocare, da qui calendario.

Il Calendario Anziate è l’unico fra quelli che ci sono pervenuti anteriore alla riforma di Giulio Cesare. Fu dipinto su intonaco; i circa 300 frammenti sono stati ricostruiti presso il Museo Nazionale Romano delle Terme di Roma. Fu trovato ad Anzio (Roma) nel 1915. 

ulissismo

Calipso e Ulissse, Böcklin, 
ulissismo: da Ulisse indica:
- tutte le opere che si sono ispirate alla figura, ai valori e ai motivi di Odisseo;
- l'esaltazione della brama di conoscenza, del desiderio dell'uomo di superare i propri limiti e dare significato alla propria vita;
- il desiderio di liberarsi da ogni legame interiore ed esteriore, trovando la propria stabilita' nella continua trasformazione.

Io e ’ compagni eravam vecchi e tardi
quando venimmo a quella foce stretta
dov’Ercule segnò li suoi riguardi,

acciò che l’uom più oltre non si metta:

da la man destra mi lasciai Sibilia,
da l’altra già m’avea lasciata Setta.
Inf - XXVI106,111

L'enigma dell'oracolo, De Chirico
Un Ulissìde egli era.
Perpetuo desìo della terra
incognita l'avido cuore
gli affaticava, desìo
d'errare in sempre più grande
spazio, di compiere nuova
esperienza di genti
e di perigli e di odori

terrestri.
G. d’Annunzio

E il vecchio Eroe sentì che una sommessa
forza, corrente sotto il mare calmo,

spingea la nave verso le Sirene. Pascoli

Cuentan que Ulises, harto de prodigios,
Lloró de amor al divisar su Itaca
Verde y humilde. El arte es esa Itaca
De verde eternidad, no de prodigios. Borges

cattivo - malo

cattivo: dal latino captivus = prigioniero, schiavo (come ciao) Captivus da captus, participio passato del verbo capere = prendere, catturare, afferrare, l'uomo "catturato" diventa malvagio quando nel medioevo per indicare persona abbandonata da dio si diceva "captivus diaboli" = prigioniero del diavolo ossìa tutto ciò che era "non buono".

cattività ha mantenuto il suo significato originario perché parola dotta, non usata dal volgo, così come il verbo cattivare. Invece per indicare malvagità si creò il termine cattiveria.

in spagnolo malo, dal latino malus.

Incontanente intesi e certo fui
che questa era la setta d’i cattivi,
a Dio spiacenti e a’ nemici sui  Inf, 3 -61

diavolo - demone - satana - lucifero

La caduta di LuciferoGustave Doré
diavolo dal latino tardo diabŏlus = dividere, calunniatore, accusatore, dal greco -διαβάλλω diabàllo =  calunniatore e diffamatorio; fu usato nel III secolo a.C. per tradurre, nella  Septuaginta, l'ebraico Śāṭān. Nell'ebraismo il termine biblico ha-satan (שָׂטָן) significa l'avversario,  l'ostacolo, o anche l'accusatore in giudizio, (sottolineando così che Dio viene visto come il Giudice finale). Nel Libro di Giobbe (Iyov), ha-satan è la qualifica, non il nome proprio, di un angelo sottomesso a Dio: egli è il capo-accusatore della corte divina, ha-satan non è malvagio, ma piuttosto indica a Dio le cattive azioni ed inclinazioni dell'umanità.   Negli scritti cristiani  satana  = avversario, nemico di Dio. 

demonio:  dal latino tardo daemonium e questo dal greco δαιμόνιον, daimónion, δαιμόνιος, daimónios = appartenente agli dèi, ammirabile, sorprendente il cui significato originario in lingua greca è quello di  dèmone = essere divino, un essere che si pone a metà strada fra ciò che è divino e ciò che è umano, con la funzione di intermediare tra queste due dimensioni. Tale termine greco nel Nuovo testamento è presente sia con l'originale senso neutro di divinità che con quello di angelo caduto.

Bonaiuto - qui -
lucifero: portatore di luce dal latino lucifer, composto di lux (luce) e ferre (portare), indica la cosiddetta stella del mattino, cioè il pianeta Venere. Nella Vulgata, cioè la versione in latino della Bibbia, il termine portatore di luce è utilizzato due volte: una volta nell'Antico Testamento e una volta nel Nuovo Testamento; esso è inserito da Pietro come termine allegorico e morale, mentre nell'Antico Testamento è appunto il profeta Isaia ad applicare tale nome al re di Babilonia, la cui caduta è oggetto dell'ironia del profeta. I Padri della Chiesa tennero dunque conto del frequente accostamento sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento di Babilonia al regno del peccato, dell'idolatria e della perdizione.

malebranche: gruppo di diavoli presenti nell'Inferno di Dante (nei canti XXI, XXII e XXIII), deputati a controllare che i dannati della quinta bolgia dell’ottavo cerchio, quello dei fraudolenti, i barattieri, non escano dalla pece bollente. Essi sono dotati di uncini con i quali graffiano e squartano tutti coloro che osino affacciarsi. Nome inventato da Dante e significa propriamente cattivi artigli (le "branche" sono gli artigli leonini), riferendosi proprio agli uncini.

Tra' ti avante, Alichino, e Calcabrina",
cominciò elli a dire, "e tu, Cagnazzo;
e Barbariccia guidi la decina.

Libicocco vegn'oltre e Draghignazzo,
Cirïatto sannuto e Graffiacane
e Farfarello e Rubicante pazzo.

(Inf. XXI vv. 118-123)

Oh me dolente! come mi riscossi
quando mi prese dicendomi: "Forse
tu non pensavi ch’io löico fossi!"
.
(Inf. XXVII, 121-123)




demonio - diablo - lucifer - satanás 

peregrino - pellegrino

el-greco- Santiago Peregrino
peregrino: dal latino peregrinus = forestiero, non cittadino, da peregri, peregre = fuori di città, per (attraverso) + agri (campi).

- per le parti quasi tutte a le quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando, sono andato, Convivio - Dante

Ne l'ora che comincia i tristi lai
la rondinella presso a la mattina,
forse a memoria de' suo' primi guai,
e che la mente nostra, peregrina
più da la carne e men da' pensier presa,
a le sue vision quasi è divina, Purg, 9 -16

Pur tu, solinga, eterna peregrina, Che sì pensosa sei. Leopardi
Agl’ignoranti ogni cosa pare peregina e nuova. Muratori
Dante pellegrinò bisognoso d’ospitalità e gli fu data da molti. Foscolo.

peregrino

saxofono

sassòfono o saxofono: dal francese saxophone, composto del cognome dell’inventore dello strumento, il belga Adolphe Sax,  che lo brevettò nel 1846, e phone = fono, suono.
In Italia, il Conservatorio di Bologna adottò gli strumenti di Sax su consiglio di Gioacchino Rossini nel 1844.
Il sassofono è inserito nella famiglia dei legni.

sellos
Tre sassofoni di differente taglia (da sinistra verso destra): contralto in mi♭, soprano in si♭, tenore in si♭


divano e dogana - sofà e cuscino

divano: dall'arabo diwan dal verbo dawwana (radunare), ufficio amministrativo, locale dove gli scribi lavoravano seduti su cuscini.
Anche la parola dogana, derivata dal termine diwan che indicava sia la parte amministrativa e contabile dello Stato sia il mobile da cui il visir prendeva le sue decisioni.
sofà:  dall'arabo suffa, che vuol dire cuscino.
canapè dal francese canapé e dal latino medievale canapeum, alterazione del class. conopēum, conopeo dal latino "conopeum" e dal greco "konopèion", con il significato originario di "zanzariera".

canapé

standard - estándar

standard:  dall'inglese che a sua volta lo ha adottato dal francese estandart (dal latino extendere) = stendardo, insegna. In italiano col significato di modello,  norma, compare alla fine dell'Ottocento. 

estándar del inglés standard = bandera, estandarte,  se extendió a modelo, norma.

manicheismo

manicheismo:  Teoria religiosa elaborata dal persiano Mani (216-277 d.C.) nel III sec. d.C., che concepisce tutta la realtà come lotta perenne tra due principî opposti, il bene e il male, lo spirito e la materia, la luce e le tenebre, Dio e il suo antagonista.
Teoria che tende a esasperare la contrapposizione tra due princìpi.
  
 
 
Monaci manichei intenti a copiare testi sacri, con un'iscrizione in sogdiano. Manoscritto da Khocho, Bacino del Tarim .

ricamo

ricamo e plumario di  Elizabeth I
ricamo: dall’arabo raqama = disegno

bordado: de borde

plumàrio del lat. pluma «piuma»; il lat. plumarius significa «di ricamo, del ricamo». In etnologia tecnica con cui presso varie popolazioni, si usano disporre con particolari accorgimenti e criteri estetici, piume e penne variopinte di uccelli, sole  o annodate su reti, tessuti o altri oggetti, per farne indumenti, ornamenti o accessorî del vestiario, quali perizomi, collane, diademi, scettri, ventagli, ecc.

zafferano

Paolo Antonio Barbieri  (fratello del Guercino) -
The Spice Shop, 1637.






















zafferanodal latino safranum, che a sua volta deriva dall'arabo zaʻfarān (زعفران) (da aṣfar (أَصْفَر), che significa giallo).




spezie - crocus

tradurre - traducir

tradurre:  dal latino traducĕre: trasportare, trasferire, portare oltre, condurre.

Traducir es como romper un collar para volverlo a enhebrar, puede ser que una perla falte, una sobre.
La tarde en italiano se divide en dos: pomeriggio y sera.
También la mentira se divide en dos: bugia y menzogna, esta última es más grave de la primera.

Tradurre è un po' come rompere una collana per poi provare a rinfilar le perle, è probabile che una avanzi, un'altra si perda.
In spagnolo, il pomeriggio e la sera sono una parola sola: la tarde.
Mentre bugia e menzogna non hanno attenuanti, sono come la verità, una sola: la mentira.
En italiano también la palabra sueño se divide en dos: sonno (cuando se tiene sueño) y sogno (cuando se sueña).
El sueño de la razón produce monstruos”. Goya
En español tiene una ambigüedad que en italiano pierde porque hay que elegir entre sonno y sogno:
si la razón duerme se verifican mostruosidades pero también
si la razón sueña, es decir crea, pueden nacer cosas increiblemente monstruosas.

 
In spagnolo sonno e sogno sono una parola sola: sueño.
"Il sonno (e sogno) della ragione genera mostri". Goya
In spagnolo ha una ambiguità che in italiano perde:
se la ragione dorme si creano mostri, ma anche
se la ragione sogna può creare mostri.
 

"We are such stuff as dreams are made on,
and our little life Is rounded with a sleep."

Prospero, Acto IV escena I- La
Tempestad -Shakespeare 

Somos de la misma materia de los sueños.
y nuestra breve vida rodeada está de un sueño.


Noi siamo della stessa sostanza di cui son fatti i sogni,
e la nostra breve vita è circondata da un sonno.

Durmiendo sueño lo que despierto sueño.
Y mi soñar es continuo.
A. Porchia - post -

Signore, su me discese un sogno - Sebald

¿Qué clase de teatro es éste en que somos escritores, actores, tramoyistas, escenógrafos y público, todo en uno? En la travesía de los espacios oníricos, ¿hace falta más o menos entendimiento del que uno se lleva consigo a la cama?
Sebald "Los anillos de Saturno"

 

taccuino

taccuino:  dall'arabo taquîm = disposizione ordinata. Nel tardo medioevo, titolo di raccolte di prescrizioni mediche e igieniche, o anche di piccole enciclopedie di medicina per es., Tacuinum sanitatis

"Vi è più di una saggezza e sono tutte necessarie al mondo: non è male che esse si alternino"
Marguerite Yourcenair, Memorie di Adriano.

stamps  - Taccuini storici -

manual



incunabolo

incunabolo (o incunabulo) documento stampato con la tecnologia dei caratteri mobili e realizzato tra la metà del XV secolo e l'anno 1500 incluso. A volte è detto anche quattrocentina. Il termine deriva dal latino incunabulum (plurale incunabula), che significa "in culla".


La Biblioteca Malatestiana (a Cesena) se construyó en el siglo XV mostrando el esplendor del renacimiento, y que aún muestra manuscritos muy valiosos. La biblioteca Malatestiana se convirtió en la primera biblioteca pública de Europa, y actualmente se conserva completa tal y como era entonces. - aqui

L’Unesco ha riconosciuto l’eccezionale importanza culturale della Biblioteca Malatestiana inserendola, prima in Italia, nel Registro della Memoria del Mondo.
Oggi vi sono conservati quasi 250.000 volumi, di cui 287 incunaboli, circa 4.000 cinquecentine, 1.753 manoscritti che spaziano fra il XVI secolo e il XIX secolo e oltre 17.000 lettere e autografi.
Grande merito di Domenico Malatesta Novello, il suo fondatore, fu anche quello di preparare un degno futuro alla biblioteca e al patrimonio librario conservatovi, assicurandole la possibilità di incrementarsi e salvaguardarsi anche dopo la sua morte. Egli difatti lasciò 100 ducati annui in perpetuo al convento per l'acquisto di nuovi libri e per altre spese; garantì al lettore dello studio uno stipendio di 30 ducati annui; istituì, già dal 1455, delle borse di studio per studenti non abbienti.

arabesco


arabesco: arabo, degli Arabi, motivo ornamentale tipico dell'arte araba.

parole

Cappella di San Brizio
parola: dal latino cristiano parabola e questa dal greco parabolé = accostamento, confronto. In volgare parabola si contrasse in paraula e poi in parola.
Per Dante il volgare avrebbe dovuto essere, oltre che "illustre", anche "cardinale" (come un cardine attorno al quale devono ruotare le minori parlate locali), "aulico" (degno d'essere ascoltato in una aula o corte regale), "curiale" (adatto all'uso di un'assemblea legislativa). Nella Commedia Dante usa il fiorentino.

Le parole se si ridestano
rifiutano la sede
più propizia, la carta
di Fabriano, l'inchiostro
di china, la cartella
di cuoio o di velluto
che le tenga in segreto;

le parole
quando si svegliano
 si adagiano sul retro
delle fatture, sui margini
dei bollettini del lotto,
sulle partecipazioni
matrimoniali o di lutto;

le parole
non chiedono di meglio
che l'imbroglio dei tasti
nell'Olivetti portatile,
che il buio dei taschini
del panciotto, che il fondo
del cestino, ridottevi
in pallottole;

le parole
non sono affatto felici
di esser buttate fuori
come zambracche e accolte
con furore di plausi
e disonore;

le parole
preferiscono il sonno
nella bottiglia al ludibrio
di essere lette, vendute,
imbalsamate, ibernate;

le parole
sono di tutti e invano
si celano nei dizionari
perché c'è sempre il marrano
che dissotterra i tartufi
più puzzolenti e più rari;

le parole
dopo un'eterna attesa
rinunziano alla speranza
di essere pronunziate
una volta per tutte
e poi morire
con chi le ha possedute.
E. Montale 

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Allungare le mani

Si rese conto di essere
nei guai quando,
nel bel mezzo
della poesia,
si sorprese
ad allungare le mani
per prendere
il dizionario dei sinonimi
e poi il Webster
uno dopo l’altro.
R. Carver

Patagonia

Patagone dal portoghese patagão = zampa grande. Nome dato da Magellano alla popolazione indigena per la grandezza delle orme lasciate sulla neve dai loro piedi fasciati in quadrati di pelle di lama, e ispirato dal personaggio Patagón, creatura selvaggia del romanzo di cavalleria Primaleón.
Patagones  del portugués pata grande.  Nombre dado por  Magallanes (1520) a los habitantes del lugar, los indios tehuelches, impresionado de las enormes huellas dejadas en la nieve por los pies envueltos en piel  de guanaco e  inspirado también por el gigante Pathoagón, un personaje de la novela de caballería Primaleón.



grottesche

grotesche: di grotta
Le grottesche sono un soggetto pittorico di decorazione parietale molto popolare a partire dal '500. Il nome, come spiega Benvenuto Cellini nella sua autobiografia, deriva dalle grotte del colle Esquilino a Roma che altro non erano che i resti sotterranei della Domus aurea di Nerone, scoperti nel 1480 e divenuti immediatamente popolari tra i pittori dell'epoca che spesso vi si fecero calare per studiare le fantasiose pitture rinvenute.

ubuntu

joanna misztal -

Ubuntu "Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti "

Ubuntu È un'espressione in lingua bantu che indica "benevolenza verso il prossimo". Appellandosi all'ubuntu si è soliti dire Umuntu ngumuntu ngabantu, "io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo".

La filosofia Ubuntu ha ispirato il nome dell'omonima distribuzione Linux.



Polifemo

Polifemo, greco antico Polúphemos, = che parla molto, chiacchierone o  molto conosciuto, è il nome di un ciclope citato da vari autori antichi: Omero, Teocrito, Euripide, Ovidio, Virgilio.

Polifemo una leggenda? No,  è un elefante nano di meno di un metro. Nei loro crani si scambiò la cavità nasale (proboscide) con una cavità oculare. I loro resti fossili, vecchi di 500 mila anni, furono trovati in Sicilia.

¿Polifemo es una leyenda? No, es un elefante enano (menos de un metro). En sus craneos se confundiò la cavidad nasal de la trompa con una cavidad ocular. Sus fòsiles estàn en Sicilia.


trattore - trattoria

arazzo di seta cinese del XVII secolo

trattore: di trarre, che o chi trae, tira, che o chi esegue la trattura della seta (dipanamento dei bozzoli).
trattore: di trarre, automezzo agricolo.

trattore: dal francese traiteur = trattare (latino tractare), gestore di una trattoria. Termine relativamente recente, inizio '800 in Italia, invece già dal '600 in Francia.
taverna:  baracca fatta di tavole di legno -  tabernacolo

tractor

italiano

Dal punto di vista etimologico, le lingue e i dialetti all'origine di molte parole italiane sono oltre centocinquanta: dal babilonese, al dravidico (gruppo linguistico dell'India meridionale), all'etrusco allo scandinavo all'ungherese, e così via.

Dante e la lingua italiana

Tra le principali parole coniate o diffuse da Dante si ricordano: accidioso (Inf. VII, 123); contrappasso (Inf. XXVIII, 142);  inurbarsi (Purg. XXVI, 69); lonza (Inf. I, 32); squadernare (Par. XXXIII, 87);  trasmutare (Inf. XV, 113);  trasvolare (Par. XXXII, 90); veltro (Inf. I, 101) 

"manoscritto landiano

omografe - homógrafas

sono prìncipi con princìpi
leggère da lèggere
càpitano Capitàno

mangiò miglio per un miglio
a volte sono avvolte 
omografi - Omografe - Omofonia -

él vino con el vino
hablando lo ablando
hacia Asia
el barón es un varón bello con mucho vello 
hierva la hierba
que haya un haya
homófonos-homógrafos

sardonico

sardonico: aggetivo di origine vegetale, erba sardonica o sardonia (Ranunculus sceleratus) erba spontanea, velenosa, l'ingestione di ques'erba, secondo gli antichi, provocava spasimi convulsi del viso, il cosiddetto riso sardonico.

briscola - bridge

bridge: è un gioco di origine russa, si chiamava bric che vuol dire separare, tagliare. I francesi - i primi a diffonderlo in Europa - a orecchio tradussero biritch.  In Inghilterra arrivò dopo.

briscola: dallo slavo bric = tagliare, potrebbe avere col bridge una comune origine slava.

nel dialetto veneto e friulano, influenzato dal vicino sloveno, incontriamo britola e bricla = oggetto tagliente, coltellino.

carte-da-gioco - naipes

Cézanne, I giocatori di carte -
Caravaggio.- I bari
Georges de La Tour - Il baro 

 baro dal latino = briccone, cialtrone
bisca

filosofia

stoicismo: da Stoà Pecìle = portico dipinto, dove Zenone impartiva le sue lezioni.

scetticismo  dal greco Σκέψις (sképsis), che vuol dire "ricerca", "dubbio" o nel verbo sképtesthai che significa "esaminare".

empirismo  = esperienza

pragmatismo = cosa, fatto

segni

scrittura latina usuale, dalle mura di Pompei.
semiotica: (dal termine greco σημεῖον semeion, che significa "segno") è la disciplina che studia i segni linguistici e non.

semeiotica: è la disciplina che in medicina studia i sintomi e i segni clinici.

semiologia: studia i segni prevalentemente linguistici.




cravatta - corbata

Modigliani - otra
corbatón
cravatta: (ant. corvatta) dal francese  cravate che deriva dal  croato (hrvat). La cravatta faceva parte dell’abbigliamento dei cavalieri mercenari croati di Luigi XIII indossato durante la guerra dei Trent'anni (1618-1648).

"Una cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita" in "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde.


Gnoli - qui- blog -

intelletuali

intellighenzia: dal russo intelligencija, derivata dal latino intelligentia, designò in Russia dall'inizio del '800 fino alla rivoluzione del 1917, una vasta categoria di intelletuali occidentalizzati, provenienti da tutte le classi sociali che formò il movimento riformatore antizarista. Oggi indica la classe degli intelletuali, la intelletualità.

gas - caos - gea

gas: creatore di questo nome fu un medico fiamingo, Giambattista Van Helmont (1577-1644), scoprì il succo gastrico. Era anche un valentissimo chimico: "ho chiamato gas quell'alito, non troppo dissimile al chaos dei greci."(massa informe).

caos: con questa parola greci e latini indicarono prima il baratro, lo spazio infinito, il vuoto, più tardi per traslato, la massa primitiva della materia, confusa e senza forma, da cui si generò l'universo, e da qui l'italianizzata caos: confusione, gran disordine e simili.
Dal Caos nasce Gea o Gaia = la Terra. Da Gaia nasce Urano = il Cielo e da Gaia e Urano nasce Oceano.
Hubble Space Telescope - /images/archive/top100/

gas  - caos

Asia

Asia fu una provincia romana istituita nel 132 a.C. (attuale Turchia)
Asia era, nella mitologia greca, una delle Oceanine, figlia del titano Oceano e della titanide Teti.

Assia (in tedesco Hessen) è uno dei sedici stati federati della Germania.

filatelia

filatelia: il 15 novembre 1864, sulla rivista parigina Le collectionneur de timbres-poste il giornalista Georges Herpin, in sostituzione di timbromania, coniava la parola filatelia, utilizzando i vocaboli greci fìlos ("amico") e atéleia ("esenzione dall’imposta", immunitas per i latini).
"Timbrologie" rimane nel titolo della più antica rivista filatelica francese ancora pubblicata L'Écho de la timbrologie, fondata nel 1887.

racchia



racchia: uso metaforico del sostantivo racchio =  grappolino d'uva brutto e stento, il raspollo, il gracìmolo che il vendemmiatore non si cura neppure di raccogliere.

blue-jeans

 blue-jeans: da blue gens = blu di Genova inteso come stoffa di grosso fustagno azzurro fabbricato a Genova (secolo XVI) ed esportato in casse con la dicitura in francese "blue Gênes" letta all'inglese... blue jeans, termine utilizzato fin dal 1567.
Denim invece deriva da tela di Nîmes.

mutande, da mutandus = da cambiare
slip dal inglese to slip= scivolare, indica la facilità con cui si infila.

cancello - cancelar

cancello: da cancellum diminutivo di cancer, cancri = granchio, in riferimento alle zampe, passato poi con cancro alla astrologia e alla medicina.
cancelliere: custode del cancello,
cancelli: per i latini intreccio, graticcio, staccionata. 
cancellare: separare, chiudere, nel '300 si legge "cancellò le braccia"
cancellare:
 passare la penna sopra uno scritto, celare dietro un graticcio, cancello.

apotropaico

- qui -


apotropaico (dal greco αποτρέπειν, apotrépein = "allontanare") viene solitamente attribuito ad un oggetto o persona atti a scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Si parla ad esempio di monile apotropaico, rito o gesto apotropaico.

tintinnabulum

elettricità

Amber room 

elettricità: da Electra = ambra (elektron), fossile che grazie alle sue proprietà elettriche aiutò a scoprirla.