La caduta di Lucifero, Gustave Doré |
diavolo: dal latino tardo diabŏlus = dividere, calunniatore, accusatore, dal greco -διαβάλλω diabàllo = calunniatore e diffamatorio; fu usato nel III secolo a.C. per tradurre, nella Septuaginta, l'ebraico Śāṭān. Nell'ebraismo il termine biblico ha-satan (שָׂטָן) significa l'avversario, l'ostacolo, o anche l'accusatore in giudizio, (sottolineando così che Dio viene visto come il Giudice finale).
Nel Libro di Giobbe (Iyov), ha-satan è la qualifica, non il nome proprio, di un angelo sottomesso a Dio: egli è il capo-accusatore della corte divina, ha-satan non è malvagio, ma piuttosto indica a Dio le cattive azioni ed inclinazioni dell'umanità. Negli scritti cristiani satana = avversario, nemico di Dio.
demonio: dal latino tardo daemonium e questo dal greco δαιμόνιον, daimónion, δαιμόνιος, daimónios = appartenente agli dèi, ammirabile, sorprendente il cui significato originario in lingua greca è quello di dèmone = essere divino, un essere che si pone a metà strada fra ciò che è divino e ciò che è
umano, con la funzione di intermediare tra queste due dimensioni. Tale termine greco nel Nuovo testamento è presente sia con l'originale senso neutro di divinità che con quello di angelo caduto.
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malebranche: gruppo di diavoli presenti nell'Inferno di Dante (nei canti XXI, XXII e XXIII),
deputati a controllare che i dannati della quinta bolgia dell’ottavo
cerchio, quello dei fraudolenti, i barattieri, non escano dalla pece bollente. Essi sono dotati di uncini con i quali graffiano e squartano tutti coloro che osino affacciarsi. Nome inventato da Dante e significa propriamente cattivi artigli (le "branche" sono gli artigli leonini), riferendosi proprio agli uncini.
Tra' ti avante, Alichino, e Calcabrina",
cominciò elli a dire, "e tu, Cagnazzo;e Barbariccia guidi la decina.
Libicocco vegn'oltre e Draghignazzo,
Cirïatto sannuto e Graffiacane
e Farfarello e Rubicante pazzo.
(Inf. XXI vv. 118-123)