rare

abbrivo (o abbrìvio): impulso, impeto.
allignare: anodino: (dal greco = senza dolore) Senza carattere, insignificante.
basito: attonito, svenuto.
belletta: melma, fanghiglia 
E l'acacia ferita da sé scrolla
il guscio de cicala
nella prima belletta di Novembre
.  Montale

bruire: frusciare, stormire, mormorare.
Dolci le mie parole ne la sera
ti sien come la pioggia che bruiva tepida e fuggitiva,
commiato lacrimoso de la primaveraD'Annunzio
calmiereimposizione per legge di un tetto massimo ai prezzi al consumo per uno o più prodotti, solitamente di prima necessità.
cassare: cancellare, annullare, radiare, anticamente licenziare; da cassare deriva cassazione.
certame: dal latino certare =lottare, gareggiare. Combattimento, gara, contesa. Certame coronario, fu una gara di poesia in lingua volgare ideata nel 1441 a Firenze da Leon Battista Alberti, con il patrocinio di Piero de' Medici, con in palio una corona di lauro lavorata in argento, che non fu però assegnata.
dimidiato:  ridotto a metà, dimezzato.
discettare: disputare, discutere, trattare a lungo di un argomento.
ebdomadario: settimanale; che si fa o ritorna ogni settimana.Charlie Hebdo 
Il termine "Ebdòmero", coniato da De Chirico dal greco, significa "uomo del settimo giorno", con un evidente rinvio al dio Apollo, che, secondo la tradizione antica, era nato il settimo giorno del mese.
endiadi: figura retorica per cui un concetto viene espresso con due termini coordinati al posto di due termini in rapporto di subordinazione: Notte e ruina  (tenebrosa rovina), Amaro e noia Leopardi
esiziale: che provoca un danno irrimediabile.
espungere: eliminare dal testo parole o frasi.
fola: favola, fiaba, invenzione.
inconsutile: senza cuciture. 
inficiare: invalidare 
lasco:  largo, allentato, fiacco.
onusto:  carico, gravato.
ostendere: mostrare
pertugio: apertura o passaggio eccessivamente stretto e angusto. 
prodromo: precursore
querimonia : lamento, lagnanza.
svellere:  tirare, estirpare, strappare, sradicare.  
Infuria sale o grandine? Fa strage
di campanule, svelle la cedrina.
 Montale

paradiso

Gianni TestaParadiso di Dante
pistoletto - 
terzoparadiso.org/
 paradiso: dal lat. paradisus questo dal gr.       παράδεισος = giardino, parco, voce d’origine       iranica:   avestico pairidaēza = recinto circolare      (passato anche nell’ebraico pardēs)


romani

Curia Iulia dal lato sud del Foro Romano.
- Curia Hostilia
quiriti: era l'antico nome latino che i Romani davano a se stessi, da qui SPQR (Senatus Populus Quirites Romani) e Quirinale, colle sul quale  sorgeva il santuario de Quirino, dio romano delle curie, passato poi alla protezione delle pacifiche attività degli uomini liberi.

curia: la più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in tre tribù (Tizî, Ramni e Lùceri) e ciascuna di queste tribù in dieci curie,

G.G.Belli

monete - qui - qui -
In età imperiale alla zecca senatoria si affiancò quella del princeps, controllata dal Procurator a rationibus o Procurator fisci, che coniava velocemente monete non solo in Roma in caso di bisogno, ma anche vicino alle zone dei combattimenti, se ve ne fosse stata necessità. Così sulle monete senatorie risultava la sigla SC (Senatus Consultum) mentre su quelle imperiali PM ( Procurator Monetae ).

Parigi

I Parisi (o Quarisi) erano un'antica tribù celtica della Gallia che si era stabilita sulle rive della Sequana (Senna) attorno alla metà del III secolo a.C.
Il loro nome potrebbe derivare dal gallico kwarisi e, secondo Cesare, la loro città principale era l'oppidum di Lutetia Parisiorum (oggi Parigi), che divenne poi un'importante città della provincia romana della Gallia Lugdunense. 

Lutetia: (Lutezia) antico nome di Parigi, in celtico la radice luto- significa palude, fango. La zona non era paludosa ma molto fertile.


Locuta Lutetia
Se il mondo va alla malora
non è solo colpa degli uomini.
Così diceva una svampita
pipando una granita col chalumeau
al Cafè de Paris.
Non so chi fosse. A volte il Genio è quasi
una cosa da nulla, un colpo di tosse.

Montale


fotografia

fotografia: dal greco foto (luce) e grafia  (disegno), disegnare con la luce.

arancia

arancia: dal persiano nāranğ = frutto favorito degli elefanti. 

Originario della Cina  sarebbe stato importato in Europa solo nel XIV secolo da marinai portoghesi, perciò l'arancia viene chiamata anche portogallo. Nome rimasto in molti dialetti italiani, ma anche in greco portocáli, in rumeno portocală, in albanese portokall.
In arabo è burtuqāl  sostituendo la parola persiana nāranğ  che invece è rimasta in spagnolo naranja, in ungherese narancs In arabo il burtuqāl indica l'arancia dolce, mentre nāranğ  indica l'arancia amara.
L'arancio è mela cinese  per tedeschi (Apfelsine), olandesi, russi, lituani.
La conoscevano i romani, veniva coltivata in Sicilia e si chiamava melarancia ma  a un certo punto si perse.
Come melarancia la conoscono polacchi  (pomarańcza), cechi, sloveni e slovacchi.
In italiano la parola ha subito la caduta della N ritenuta parte dell’articolo (un narancio); la forma narancio è attestata nell'Ariosto e in alcuni dialetti, in veneto naransa,  in friulano narant.

Dal mar sei miglia o sette, a poco a poco
si va salendo inverso il colle ameno.
Mirti e cedri e naranci e lauri il loco,
e mille altri soavi arbori han pieno. 

Ariosto, Orlando furioso canto XVIII, 138

flora e fauna

qui



flora:  antica dea romana e italica della fioritura dei cereali e delle altre piante utili all'alimentazione, compresi vigneti e alberi da frutto. Col tempo venne intesa come dea della primavera.
Tempio di Flora  

Sui resti del suo tempio  a Cerreto Sannita venne edificata  la chiesa della Madonna della Libera.

stamp 

fauna:  anticha divinità romana. Dal suo culto erano esclusi gli uomini.

Abbazia di Santa Maria Arabona
Sui resti di un suo tempio sorge l'abbazia di Santa Maria Arabona. "Arabona", dal latino ara "altare" e Bona "Bona Dea", dea greca che si sovrappose a  Fauna.

Augusto restaurò il suo tempio sull'Aventino, e stabilì la sua festa il 1 maggio di ogni anno, festa talmente sentita che il cristianesimo dovette adottare la festa sostituendo la Dea con la Madonna.

Il termine fu usato da Linneo nel titolo del suo Fauna suecica del 1745


rete e gladio



reziario: da retiarius  pl. retiarii = uomo con la rete  o combattente con la rete, era una delle classi gladiatorie dell'antica Roma.

Il gladiatore era un particolare lottatore dell'antica Roma. Il nome deriva da gladio, una piccola spada corta usata molto spesso nei combattimenti. La pratica dei duelli tra gladiatori proviene dall'Etruria e come molti altri aspetti della cultura etrusca, anche questo fu adottato dai Romani.

Il pesce spada è Xiphias gladius.

gladiolo: da gladiŏlus, diminutivo di gladĭus. Il nome latino attribuitogli da Plinio il Vecchio è dovuto alla forma delle foglie simili alla corta spada romana, il gladius.

giallo e noir

qui - qui -
qui - qui -
noir: Il termine fu introdotto nel 1946 da alcuni critici francesi con riferimento a film statunitensi tratti da romanzi che in Francia venivano pubblicati dall’editore Gallimard nella Série noire (così denominata dal colore delle copertine), una collana di polizieschi tascabili, particolarmente attenta alla più recente produzione proveniente dagli Stati Uniti. 

giallo: Romanzo poliziesco molto diffuso, così chiamato in Italia, a partire dagli anni Trenta, perché di solito il libro aveva una copertina gialla.

wiki

qui - qui - qui -
Wiki termine in lingua hawaiiana che significa "rapido" oppure "molto veloce".  Nome usato per i bus navetta dell'aeroporto di Honolulu, e scelto da Ward Cunningham per la sua applicazione  web, utilizzata da wikipedia ed altri siti.

     

palinsesto

-Archimedes - qui -
palinsesto:  dal greco palímpsestos = raschiato di nuovo. Pagina manoscritta, rotolo di pergamena o libro, che è stata scritta, cancellata e scritta nuovamente. Consuetudine diffusasi soprattutto per la rarità della pergamena,  è stata causa della perdita di opere di grande valore.

Il termine divenne famoso quando il filologo Angelo Mai (1782-1864) trovò, tra i palinsesti della Biblioteca Vaticana, testi di Frontone e Cicerone, in particolare il De re publica.
  
Palinsesto (mass media).

bandiera

Croce di San Giorgio

bandiera: da  bandum = banda, dal gotico bandwō = segno, insegna.

Croce di San Giorgio: Originariamente vessillo della Repubblica di Genova, venne poi utilizzata dai crociati e in seguito adottata dall'Inghilterra.

ciborio - baldacchino

ciborio
ciborio:  nelle antiche basiliche cristiane, edicola a quattro colonne posta sopra il tabernacolo dell’altare maggiore. 
baldacchino: da Baldacco, nome dato un tempo in Occidente alla città di Bagdad (odierna capitale dell’Iraq). 

- San Paolo fuori le Mura (1285) qui
- San Giovanni in Laterano (XIV secolo) qui
- San Pietro in Vaticano (1633) qui -
- Santa Maria Maggiore   - qui  -
- Santa Cecilia in Trastevere (1293) qui -qui -

calligrafia

Paradise Lost 
calligrafia: dal greco κάλος calòs "bellezza" e γραφί graphìa "scrittura" =  bella scrittura.

L’idea di servirsi dei segni per rappresentare e comunicare pensieri e parole fu una delle imprese più grandi dell’immaginazione umana.

La S lunga (ſ) è una forma antica della lettera s minuscola che facilmente si confonde con una f. 

L'ambiguità grafica tra la s lunga e la f, cambiò la fama di La Palice: da valoroso a lapalissiano.
s'il n'estoit pas mort, il ferait encore envie  (se non fosse morto, farebbe ancora invidia).
s'il n'estoit pas mort il serait encore en vie. (se non fosse morto, sarebbe ancora in vita).
 
Lo stesso successe con: Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che io ho detto la mia, che non ha molto senso perché  la parola  non era foglia ma soglia, cominciare un racconto è difficile (stretta la soglia), poi andando avanti la via si allarga.

Anche il sonetto XXIII di Shakespeare, cambia significato cambiando una lettera: b con l
O! let my books be then the eloquence,
O! let my looks be then the eloquence, 


L'Istituto Grafologico Internazionale G. Moretti di Urbino (IGM) sta promuovendo un'iniziativa ambiziosa: far dichiarare all'UNESCO la scrittura a mano "Patrimonio dell'umanità".