fotografia

fotografia: dal greco foto (luce) e grafia  (disegno), disegnare con la luce.

arancia

arancia: dal persiano nāranğ = frutto favorito degli elefanti. 

Originario della Cina  sarebbe stato importato in Europa solo nel XIV secolo da marinai portoghesi, perciò l'arancia viene chiamata anche portogallo. Nome rimasto in molti dialetti italiani, ma anche in greco portocáli, in rumeno portocală, in albanese portokall.
In arabo è burtuqāl  sostituendo la parola persiana nāranğ  che invece è rimasta in spagnolo naranja, in ungherese narancs In arabo il burtuqāl indica l'arancia dolce, mentre nāranğ  indica l'arancia amara.
L'arancio è mela cinese  per tedeschi (Apfelsine), olandesi, russi, lituani.
La conoscevano i romani, veniva coltivata in Sicilia e si chiamava melarancia ma  a un certo punto si perse.
Come melarancia la conoscono polacchi  (pomarańcza), cechi, sloveni e slovacchi.
In italiano la parola ha subito la caduta della N ritenuta parte dell’articolo (un narancio); la forma narancio è attestata nell'Ariosto e in alcuni dialetti, in veneto naransa,  in friulano narant.

Dal mar sei miglia o sette, a poco a poco
si va salendo inverso il colle ameno.
Mirti e cedri e naranci e lauri il loco,
e mille altri soavi arbori han pieno. 

Ariosto, Orlando furioso canto XVIII, 138

flora e fauna

qui



flora:  antica dea romana e italica della fioritura dei cereali e delle altre piante utili all'alimentazione, compresi vigneti e alberi da frutto. Col tempo venne intesa come dea della primavera.
Tempio di Flora  

Sui resti del suo tempio  a Cerreto Sannita venne edificata  la chiesa della Madonna della Libera.

stamp 

fauna:  anticha divinità romana. Dal suo culto erano esclusi gli uomini.

Abbazia di Santa Maria Arabona
Sui resti di un suo tempio sorge l'abbazia di Santa Maria Arabona. "Arabona", dal latino ara "altare" e Bona "Bona Dea", dea greca che si sovrappose a  Fauna.

Augusto restaurò il suo tempio sull'Aventino, e stabilì la sua festa il 1 maggio di ogni anno, festa talmente sentita che il cristianesimo dovette adottare la festa sostituendo la Dea con la Madonna.

Il termine fu usato da Linneo nel titolo del suo Fauna suecica del 1745