meteco

meteco: (métoikos) Nell’antica Grecia, straniero libero, residente stabilmente in una città. La posizione giuridica non gli consentiva di prendere parte alla vita politica, essere giudice, magistrato, sacerdote; era inoltre tenuto a pagare alcune tasse (per la residenza, l’esercizio del commercio, il diritto di pascolo). I meteci godevano di privilegi minori, ma avevano un importante ruolo economico. Presenti in varie città della Grecia, erano particolarmente numerosi ad Atene, verso la metà del 5° sec. a.C. rappresentavano circa 1/4 della popolazione maschile adulta. I più ricchi erano commercianti, banchieri, artigiani. proprietari di navi,  Ci furono  meteci famosissimi in ambito filosofico (Aristotele), medico (Ippocrate), e anche storiografi (Erodoto), oratori, artisti.
Nella tripartizione delle classi, i meteci occupavano una posizione intermedia tra i cittadini e i non liberi. I meteci non potevano essere proprietari di beni immobili, il cui possesso era concesso invece ai cittadini. Il metoikion consisteva in 12 dracme per gli uomini e 6 dracme per le donne che vivevano da sole.

ostracismo

ostracismo: Bando che colpiva, nell'antica Atene e nelle città che ne imitavano la costituzione, il cittadino ritenuto pericoloso per la sicurezza dello stato, (ma in pratica utilizzato per lo più pretestuosamente per eliminare dalla scena politica personaggi pubblici invisi alla maggioranza). Consistente in un allontanamento della durata di 10 anni dal territorio della città (non implicante la perdita dei diritti civili né alcuna pena di carattere pecuniario). Detto così dal frammento di terracotta (óstrakon) sul quale il nome del concittadino inviso veniva scritto da coloro che votavano nell'assemblea popolare.

Cimone

Pericle
òstrakon, Termine che, presso i Greci, significava "conchiglia" e, per traslato, indicò i cocci di stoviglie di terracotta, i quali erano usati, spec. in Egitto, come materiale scrittorio (con l’inchiostro, o mediante incisione) e, in Atene, per votare l’ostracismo.

Plutarco racconta che Aristide fu ostracizzato perché la sua buona fama e reputazione - era soprannominato "il Giusto" - lo rendevano, indipendentemente dalle sue intenzioni, un tiranno potenziale.

Esistono prove di occasionali brogli. Sono stati trovati degli ostraka recanti il medesimo nome, chiaramente scritti dalla stessa mano, in quanto tutti contenevano lo stesso errore di scrittura. L'analisi di queste prove porta a pensare che gli ostraka precompilati fossero pensati per essere consegnati a dei cittadini a caso per favorire l'estromissione di una data persona.

Graphe paranomon